Cara Anna
“A volte un gioco
rende più facile il nostro lavoro” capitolo “Farsi le ossa”…
Descrissi il mio anno di prova , anno 2002…su “Maestre alo sbaraglio” ma ho
scoperto dal 2002 ad oggi che a farsi le ossa non c’ è una fine! Sono sempre
stata una maestra che mette in
discussione il suo operato con umiltà e
fiducia, sempre grata per le occasioni di crescita ricevute dagli alunni,
lezioni di vita.
Negli anni ho cercato di trasmettere educazione e istruzione
mediante le discipline non verbali e il gioco partendo dal principio di Bruno
Munari “Il gioco è una cosa seria” .
Questo flusso oggi mi ha portata in una direzione di Scuola primaria
montessoriana presso il Convitto Carlo Alberto che mi rimanda ad una prospettiva in cui ogni bambino segue la sua via. Tutte le mattine inizio con
una “Grande lezione “di beve durata a
tutta la classe per la presentazione di
un materiale nuovo da inserire in
ambiente per poter così offrire la
possibilità al bambino di scegliere ciò di cui è interessato: LIBERA SCELTA. Questa è la novità che mi
piace e che affascina principalmente l’ approccio a questa metodologia che ha
radici montessoriane ma che in una scuola statale primaria regala la
possibilità di far nascere da queste radici NUOVI RAMI.
Con affetto
Maestra allo sbaraglio che significa per me
“Mettersi in gioco”
Melissa Simone
1 commento:
È vero: con la mutevolezza anche rapida dei tempi, ci si sente sempre un po' agli inizi. Ma è giusto così: stare al passo non consente di ritenersi sempre e comunque preparati, gli insegnanti si trovano ad affrontare continue situazion8, continue sfide.
Quanto al gioco...sì, è così SERIA e n9n tutti 8 bimbi di oggi sanno giocare, ahimè!
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